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Come anticipato del Vice Premier Di Maio nel mese di settembre vedremo con molta probabilità la pubblicazione del decreto rinnovabili.
La notizia tanto attesa è stata confermata da diverse fonti, IL DECRETO E’ PRONTO.
Oltre l’intenso fermento al Ministero dello Sviluppo Economico è notizia di ieri quello di un Si informale da parte del Ministero dell’Ambiente al nuovo schema d’incentivazione degli impianti di produzione energia elettrica da fonti rinnovabili 2018-2020.
Ricordiamo che per poter esser operativo il decreto oltre al concerto da parte del MiniAmbiente dovrà essere sottoposto alle approvazioni in conferenza Stato-Regione e da parte dell’ARERA e dall’Unione Europea.
Da quello che trapela degli uffici del MISE, nei prossimi giorni verrà inviato il testo agli operatori di settore per una sorta di “consultazione” mentre giorno 14 settembre il ministero sta organizzando un evento ad hoc dove verrà illustrato il nuovo decreto.
Con molta probabilità rimarrà la suddivisione apparsa nella bozza di Marzo suddividendo gli incentivi in due decreti:
FER1 (tecnologie Mature – Fotovoltaico Eolico Idroelettrico)
FER2 (tecnologie non Mature – Cogenerazione Biomassa, Biogas, Termodinamico)
Le aspettative sono alte.
La speranza è che il governo abbia accolto alcuni dei nodi chiave rendendo una bozza di decreto FER “disincentivante” in un meccanismo che possa far ripartire il settore delle rinnovabili:
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Infine, degni di nota sono anche le altre due notizie di questi giorni che hanno aumentato il fermento da parte degli operatori di settore.
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La Sicilia ha abrogato la moratoria su fotovoltaico ed eolico.
Ricordiamo che con la Legge Regionale 8 maggio 2018, n. 8 erano state sospese temporaneamente tutte le autorizzazioni impianti fotovoltaici ed eolici.
Un Atto “incostituzionale” che ha innescato non poche vicissitudini politiche e parlamentari (Impugnatura Moratoria del Consiglio dei ministri, Sentenza della corte costituzionale…etcetc)
Di fatto oggi la regione con più alte potenziali di produzione fotovoltaica è ritornata potenzialmente disponile alla realizzazione d’impianti FER
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L’Unione Europea elimina i dazi sui prodotti cinesi
Ricordiamo che dal 2013 l’UE aveva introdotto un sistema di dazi anti-dumping e anti-sovvenzioni sull’importazione di prodotti e componenti fotovoltaici made in China: il primo variava dal 27-65% mentre il secondo dal 3%-11% circa.
Sistema di dazi attivato per tutelare il mercato locale a nostro avviso arrivato un po’ tardi e rimasto un po’ troppo a lungo.
La ratio adottata dalla commissione europea è trovare un equilibrio tra gli interessi degli utenti, degli importatori e dei produttori di pannelli solari.
Questa potrebbe essere una mossa tattica per la realizzazione dei grossi parchi fotovoltaici dove si bada molto di più al costo che alla qualità. Riteniamo che l’utente piccolo-medio si orienterà sempre su un prodotto di qualità con garanzie Europee.
Non ci rimane che attendere ma sicuramente ci aspetterà finalmente un ultimo trimestre 2018 ricco di novità.
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