Idroelettrico

Decreto : Agg. 20 Giugno

Con questo articolo ci prefiggiamo l’obbiettivo di fare il punto della situazione delle notizie che trapelano in riferimento al nuovo decreto che andrà a regolamentare gli incentivi previsti per le FER (fotovoltaico, eolico, cogenerazione a biomassa, biogas, idroelettrico..etc..etc).

 

Sappiamo ormai molto bene che il governo italiano ha un ritardo notevole e in questo periodo stiamo assistendo a una vera e propria paralisi del comparto rinnovabili.

Il testimone del Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) è passato al Ministro Luigi Di Maio del Movimento 5 Stelle (M5S). E’ proprio di qualche giorno fa sono le dichiarazioni del Senatore Girotto (M5S) che conferma che il tanto atteso Decreto FER sia tra le priorità dell’esecutivo.

I punti chiavi su cui si sta lavorando sono l’eliminazione del divieto delle realizzazioni Green sui terreni agricoli e la semplificazione delle procedure burocratiche.

 

La speranza è che nelle prossime settimane vengano messe le mani sia sul decreto FER1 (Clicca qui Analisi della bozza trapelata qualche mese fa) sia sul decreto FER2. Di quest’ultimo si sarebbe vociferata la possibilità di un accesso diretto per i sistemi di cogenerazione a biomasse e biogas e una tariffa di circa il 10% più bassa a fronte di una diminuzione dell’aliquota stabilita per gli autoconsumi.

Tutto questo sicuramente sarà messo in discussione quindi non possiamo far altro che aspettare almeno le nuove bozze nella speranza che dopo l’estate si raggiunga un accordo con la definizione delle “nuove regole del gioco”.

 

Dopo aver illustrato la situazione italiana è doveroso riportare ciò che sta avvenendo nei palazzi di Bruxelles. È di qualche giorno fa la notizia che si è finalmente conclusa la trattativa tra Consiglio Ue, Europarlamento e Commissione europea sull’accordo per la Direttiva Rinnovabili RED II. Essa ha portato al 32%, dal 27% precedentemente previsto, l’obiettivo al 2030 di produzione di energia da Fonti Rinnovabili con clausola di revisione al 2023.

 

La notizia che lascia ben sperare è che l’Italia, grazie al Min. Di Maio, ha giocato un ruolo chiave nello spostamento dell’equilibrio delle posizioni politiche e ha condizionato l’accordo e dunque il risultato finale.

 

La Direttiva Rinnovabili RED II rappresenta un impegno che le nazioni membri hanno preso per la costruzione di un’economia decarbonizzata. Ora la palla passa al Governo Italiano. La speranza è che questo esecutivo reagisca con forza e concretezza emanando provvedimenti che possano finalmente rimettere in moto gli investimenti e far ripartire un comparto che è rimasto fermo ai box per fin troppo tempo ormai.

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