
Con l’Avviso pubblico pubblicato in data 23 agosto 2022, Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, ha approvato il Regolamento Tecniche del Bando Parco Agrisolare. In esso sono contenute tutte le modalità e le specifiche tecniche di presentazione e valutazione delle Proposte di ammissione ai contributi previsti dal Decreto.
Ricordiamo che il Bando “Parco Agrisolare”, rientra nei fondi messi a disposizione dal PNRR per la “Transizione ecologica”, Componente 1 “Economia circolare e agricoltura sostenibile”
Con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze del 6 agosto 2021, sono state assegnate al Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali (nel seguito, Mipaaf) le risorse finanziarie per la realizzazione dell’Investimento, in qualità di Amministrazione titolare della misura.Ai sensi del decreto Mipaaf del 25 marzo 2022, n. 140119, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 149 del 28 giugno 2022 (nel seguito, Decreto), la misura è affidata al Gestore dei Servizi Energetici (nel seguito, GSE), in qualità di “Soggetto attuatore”, secondo i criteri e le modalità stabiliti nell’ambito dell’accordo ai sensi dell’articolo 5, comma 6, del d.lgs. n. 50/2016, sottoscritto dal GSE e dal Mipaaf il 4 agosto 2022.
Esso prevede la selezione e il finanziamento di interventi che consistono nella realizzazione d’impianti fotovoltaici sui tetti di fabbricati strumentali all’attività delle imprese comparto agricolo.
Unitamente a tale attività, possono essere eseguiti uno o più interventi di riqualificazione dei fabbricati ai fini del miglioramento dell’efficienza energetica delle strutture quali, la rimozione e lo smaltimento dell’amianto dai tetti, la realizzazione dell’isolamento termico dei tetti e/o la realizzazione di un sistema di aerazione.
Per gli anni dal 2022 al 2026 le risorse complessivamente disponibili destinati al bando “Parco Agrisolare” ammontano a € 1.500.000.000 (euro un miliardo e cinquecento milioni), di cui il 40% delle risorse sarà destinato al finanziamento di progetti da realizzare nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Sono esclusi dai Soggetti Beneficiari chi i soggetti aventi un volume di affari annuo, riferito all’anno fiscale 2021, inferiore a euro 7.000,00.
L’investimento deve perseguire almeno uno dei seguenti obiettivi
:a) migliorare le prestazioni globali e la sostenibilità dell’azienda agricola, in particolare mediante una riduzione dei costi di produzione o il miglioramento e la riconversione della produzione;
b) migliorare l’ambiente naturale o le condizioni di igiene e di benessere animale, purché l’investimento in questione vada oltre le vigenti norme dell’Unione;
c) creare e migliorare l’infrastruttura connessa allo sviluppo, all’adeguamento e all’ammodernamento dell’agricoltura, compresi l’accesso ai terreni agricoli, la ricomposizione e il riassetto fondiari, l’approvvigionamento e il risparmio energetico e idrico.
L’aliquota va dal 50-40% in base alla Regione.
Le aliquote di aiuto su indicate possono essere maggiorate di 20 punti percentuali nelle seguenti fattispecie:
La spesa massima ammissibile per singola Proposta, ivi inclusi gli eventuali interventi complementari, non può essere superiore ad € 750.000,00 (euro settecentocinquantamila/00).Ogni singolo Soggetto Beneficiario può richiedere l’accesso al contributo per più progetti, ma con una spesa massima ammissibile complessiva comunque non superiore ad € 1.000.000,00 (euro un milione/00).
Sono ammesse al contributo, in misura delle intensità definite precedentemente, le spese riferite all’intervento di installazione dell’impianto fotovoltaico, adeguatamente documentate e rendicontabili, fino a € 1500/kWp.L’impianto fotovoltaico deve essere di nuova costruzione e con potenza di picco complessiva (espressa in kWp) non inferiore a 6 kWp e non superiore a 500 kWp,Ricordiamo come possono essere ammessi ai contributi previsti dal Decreto “Parco Agrisolare” esclusivamente i progetti di realizzazione di impianti fotovoltaici la cui energia elettrica prodotta sarà destinata a soddisfare il fabbisogno energetico della azienda agricola nella titolarità del Soggetto Beneficiario (cosiddetti impianti in regime di cessione parziale/autoconsumo).Una deroga è fatta per Aiuti agli investimenti nel settore della trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli, in esenzione ai sensi del regolamento (UE) n. 651/2014 Tabella 3A dell’allegato A del decreto.
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