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Energia Rinnovabile, Fotovoltico e Blockchain - Parte 1

Sempre più spesso si sente parlare di Blockchain, Mining, Bitcoin, una rivoluzione tecnologica che sta trasformando l’economia mondiale.

Prima di approfondire l’argomento è utile capire cosa sia la Blockchain.

In maniera molto sintetica essa rappresenta una struttura di dati che gode di alcune caratteristiche peculiari:

  • Sicurezza
    La Blockchain è un database condiviso, decentralizzato, distribuito e criptato con precise regole di sicurezza
  • Immutabile
    La Blockchain è un database in grado di garantire la assoluta immutabilità e incorruttibilità di tutte le informazioni
  • Basato sul Consenso
    La Blockchain è un archivio aperto a tutti partecipanti che può essere modificato solo con il consenso di tutti i partecipanti
  • Trasparente
    La Blockchain è aperta e trasparente, tutti i partecipanti possono vedere tutto in qualsiasi momento.

 

Attualmente i sistemi informatizzati lavorano con una struttura Uno-a-tanti, ovvero un database/datacenter unico centralizzato costituito da un’autorità garante che distribuisce le informazioni a tante.

La rivoluzione che la blockchain sta introducendo è appunto decentralizzare e distribuire le informazioni creando una rete di tipo peer-to-peer per la gestione delle informazioni.

Concludendo la blockchain rappresenta un database distribuito tra vari nodi (pc o server informatici) collegati gli uni agli altri attraverso la rete. Ciò consente di eseguire una serie infinita di operazioni liberandosi dalla necessità di avere un unico ente di vigilanza (governi, banche…)

Una delle applicazioni più famose delle blockchain sono stati i Bitcoin, valuta virtuale che permette di scambiare beni e servizi tramite internet.

Tutto questo sistema è basato sul processo di Mining, ovvero il processo di convalida delle transazioni per mezzo del quale si costruisce un blocco sulla blockchain.

Per eseguire le operazioni di Mining generalmente si può sia utilizzare delle apparecchiature di calcolo come classici PC sia server con hardware progettato ad hoc per massimizzare le caratteristiche tecniche al fine di sfruttare al massimo le prestazioni di calcolo e quindi risolvere i complessi calcoli matematici legati alla validazione e crittografia della blockchain.

Uno dei problemi legati al mining è appunto il consumo di energia elettrica.

Si stima che per il solo bitcoin, una delle tantissime applicazioni della blockchain, a livello globale si consumi circa 8-9 TWh l’anno di elettricità (per intenderci l’energia consumata da circa 2.700.000 abitazioni in un anno) e questo valore è destinato ad aumentare rapidamente all’aumentare delle transazioni e dell’utilizzo.

Qui entra in gioco la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, come sappiamo sempre più economica e vantaggiosa rispetto alla produzione tradizionale da combustibile fossile

Formalmente gli approcci già applicabili sono due:

  1. Produzione di Energia Elettrica
  2. Creazione di Mercati Energetici “Peer-to-Peer”

 

Approfondiremo nella parte 2 queste due applicazioni.

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Ing.Marco Balzano



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